Le orecchie di ogni essere umano percepiscono le frequenze del suono con una forza diversa e un apparecchio acustico ha un’utilità ottimale solo se viene adattato all’utente nel modo più esatto possibile.
Nell’articolo di oggi di Vision Ottica da Luca, vedremo perché è essenziale effettuare una regolazione degli apparecchi acustici su misura delle esigenze ogni paziente.
Apparecchi acustici, cosa sono e come funzionano
Gli apparecchi acustici, o protesi acustiche, sono dei dispositivi elettronici che hanno come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita dei soggetti con difficoltà uditive.
Si tratta di piccoli dispositivi che vengono applicati dietro o dentro l’orecchio, e garantiscono alle persone con deficit uditivi neuro-sensoriali di recuperare parte dell’udito.
Questi dispositivi acustici funzionano trasmettendo al portatore vibrazioni sonore amplificate, ossia a un volume più alto di quello reale.
Al fine di garantire un miglioramento dell’udito, un apparecchio acustico si serve di tre elementi:
- un microfono, per la captazione delle vibrazioni sonore;
- un amplificatore, che permette di alzare il volume delle vibrazioni sonore altrimenti non udibili;
- un altoparlante, necessario per incanalare le vibrazioni sonore amplificate alle strutture interne dell’orecchio.
La regolazione degli apparecchi acustici
Per poter garantire il massimo beneficio e comfort all’utente, la regolazione gioca un ruolo fondamentale.
Gli apparecchi acustici, infatti, devono essere regolati in base alle specifiche esigenze uditive di ciascun individuo non solo per migliorarne l’udibilità, ma anche per ridurre eventuali fastidi.
Una regolazione accurata degli apparecchi acustici garantisce un’efficienza ottimale nell’amplificazione del suono. Questo significa che i suoni vengono amplificati in modo appropriato per compensare la perdita uditiva del paziente senza risultare né troppo deboli né troppo intensi.
La regolazione di un apparecchio
L’adattamento dell’apparecchio acustico inizia con la regolazione iniziale dove il professionista controllerà innanzitutto che l’apparecchio acustico si posizioni bene nell’orecchio dell’utente.
Gli apparecchi acustici retro-auricolari, infatti, devono essere posizionati nell’orecchio dell’utente in modo sicuro e i segnali possano essere trasmessi bene all’interno dell’orecchio mentre gli apparecchi acustici endo-auricolari e pretimpanici (CIC) devono essere posizionati perfettamente nel condotto uditivo.
Dopo la regolazione iniziale, si svolgerà una misurazione in situ, cioè un test per controllare il funzionamento corretto dell’apparecchio acustico. Per questo scopo viene inserito nel condotto uditivo un piccolo microfono che misura il suono dell’altoparlante nel condotto uditivo. Dapprima la misurazione verrà effettuata senza apparecchio acustico, poi di nuovo dopo aver inserito il dispositivo medico uditivo. Il computer rileverà quindi il grado di amplificazione. L’audioprotesista valuterà anche questi risultati e li utilizzerà per la regolazione del sistema.